L’articolo 39-nonies del Decreto Legge 30 dicembre 2005, n. 273, convertito con modificazioni nella Legge 23 febbraio 2006, n. 51, ha introdotto nel Codice civile l’art. 2645-ter che disciplina la “trascrizione di atti di destinazione per la realizzazione di interessi meritevoli di tutela riferibili a persone con disabilità, a pubbliche amministrazioni, o ad altri enti o persone fisiche”.
La norma consente la trascrizione di un vincolo di destinazione temporaneo su singoli beni immobili o mobili registrati: il vincolo è finalizzato al perseguimento di interessi meritevoli di tutela di soggetti beneficiari, con l’efficacia dell’opponibilità ai terzi e nei limiti temporali previsti dall’art. 2645-ter c.c. La ratio dell’introduzione di un limite temporale di validità si rinviene nella volontà del legislatore di evitare di paralizzare in perpetuo la circolazione del bene oggetto del vincolo.
La disciplina dettata dalla suddetta norma ha destato l’attenzione della dottrina e numerosi autori hanno riconosciuto nell’intervento legislativo in esame la risposta a esigenze sempre più avvertite nella prassi economica e sociale, esigenze che spingevano verso un ampliamento dello spazio di operatività dell’autonomia privata nel settore della destinazione di beni ad uno scopo, con effetto di segregazione patrimoniale.
L’art. 2645-ter c.c., nell’enumerare i presupposti della trascrivibilità del vincolo di destinazione, richiede la redazione in forma pubblica dell’atto: tale previsione è dovuta al fatto che nel caso di costituzione di tale vincolo la gravità dell’effetto, non tanto per le parti, quanto per i terzi, ivi compresi i creditori, ha evidentemente indotto il legislatore a richiedere la forma dell’atto pubblico, quale modalità maggiormente idonea ad assicurare il controllo sul contenuto dell’atto e la pubblica fede dello stesso.
Se, dunque, l’opponibilità ai terzi del vincolo di destinazione discende unicamente dalla trascrizione, deve concludersi nel senso che la forma dell’atto pubblico è richiesta unicamente ad transcriptionem. In breve, la prescrizione della forma pubblica non è prevista a pena di nullità, ma ai soli fini dell’accoglimento della formalità pubblicitaria e quindi di opponibilità del vincolo di destinazione nei confronti dei terzi, di conseguenza l’atto di destinazione è valido, e produce effetti obbligatori, anche se concluso in forma di scrittura privata, ma se non riveste la forma dell’atto pubblico, non potrà essere trascritto e quindi creare un vincolo reale opponibile ai terzi.
Relativamente agli atti di destinazione di cui all’art. 2645-ter c.c. occorre evidenziare che:
- per quanto riguarda l’oggetto, il legislatore ha previsto che il vincolo di destinazione possa riguardare solo beni immobili o beni mobili iscritti in pubblici registri;
- la durata del vincolo non può superare i novanta anni o la vita del beneficiario;
- l’atto di destinazione deve essere finalizzato alla realizzazione di interessi meritevoli di tutela riferibili a persone con disabilità, a pubbliche amministrazioni, o ad altri enti o persone fisiche.
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Transcription of destination deeds
Article 39-nonies of Legislative Decree no. 273 of 30 December 2005, converted with amendments into Law no. 51 of 23 February 2006, introduced art. 2645-ter which regulates the “transcription of destination deeds for the realization of interests worthy of protection referable to persons with disabilities, to public administrations, or to other entities or natural persons”.
The rule allows the transcription of a temporary destination restriction on individual registered immovable or movable assets: the restriction is aimed at pursuing interests worthy of protection of beneficiary subjects, with the effectiveness of opposability to third parties and within the time limits provided for by art. 2645-ter c.c. The rationale for the introduction of a validity time limit is found in the will of the legislator to avoid perpetually paralyzing the circulation of the asset subject to the restriction.
The discipline dictated by the aforementioned rule has attracted the attention of the doctrine and numerous authors have recognized in the legislative intervention under examination the response to needs increasingly felt in economic and social practice, needs that pushed towards an expansion of the operational space of private autonomy in the sector of the destination of assets for a purpose, with the effect of segregation of assets.
Article 2645-ter of the Civil Code, in listing the conditions for the transcription of the destination restriction, requires the drafting of the deed in public form: this provision is due to the fact that in the case of the creation of such a restriction, the seriousness of the effect, not so much for the parties, but for third parties, including creditors, has evidently induced the legislator to require the form of the public deed, as the most suitable method to ensure control over the content of the deed and the public faith of the same.
If, therefore, the opposability to third parties of the destination restriction derives solely from the transcription, it must be concluded that the form of the public deed is required solely ad transcriptionem. In short, the prescription of the public form is not provided for under penalty of nullity, but for the sole purpose of accepting the advertising formality and therefore of opposability of the destination constraint towards third parties, consequently the destination act is valid, and produces obligatory effects, even if concluded in the form of a private deed, but if it does not have the form of a public deed, it cannot be transcribed and therefore create a real constraint opposable to third parties.
With regard to the destination acts referred to in art. 2645-ter c.c. it should be highlighted that:
- with regard to the object, the legislator has provided that the destination constraint can only concern real estate or movable property registered in public registers;
- the duration of the constraint cannot exceed ninety years or the life of the beneficiary;
- the destination act must be aimed at the realization of interests worthy of protection referable to people with disabilities, public administrations, or other entities or natural persons.
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