Il trust è il negozio giuridico che comporta un trasferimento fiduciario di beni e diritti da un soggetto (settlor) ad un altro (trustee) che li amministra in favore di terzi soggetti (beneficiaries) ovvero per un determinato scopo, secondo quanto stabilito nell’atto costitutivo del trust (deed of trust) e secondo i propositi e i desideri del settlor (espressi nella letter of wishes).
L’effetto principale del trust è la c.d. segregazione patrimoniale: i beni conferiti in trust vanno a costituire un patrimonio separato in via definitiva (salvo revoca) dagli altri beni che compongono il patrimonio del trustee, come anche dal patrimonio del disponente (che se ne spoglia) e del beneficiario (che ne ha la disponibilità solo alla fine del rapporto fiduciario).
I beni vincolati non possano essere aggrediti dai creditori del disponente o del trustee e neppure da quelli del beneficiario.
Il trust, istituto di origine anglosassone, non è direttamente disciplinato dal nostro sistema normativo ma è comunque ammesso nel nostro ordinamento in virtù della ratifica da parte dell’Italia della Convenzione dell’Aja del 1° luglio 1985, entrata in vigore il 1° gennaio 1992.
L’atto costitutivo del trust può essere inter vivos o mortis causa ed è compito del disponente o del gestore scegliere la legge applicabile fra quelle degli ordinamenti giuridici stranieri che legiferano in modo specifico sul trust.
Per fare chiarezza sulla disciplina fiscale dei trust, ai fini dell’imposizione diretta e indiretta, si è espressa l’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 34 del 20 ottobre 2022 della quale qui di seguito si analizzeranno gli aspetti salienti.
Per quanto riguarda la disciplina ai fini delle imposte sui redditi, occorre partire dal presupposto che l’attuale formulazione dell’articolo 73, comma 1, lettere b), c) e d) del Tuir stabilisce che i trust (residenti o non residenti) sono inclusi tra i soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle società (IRES). Al trust, dunque, è stata riconosciuta autonoma soggettività tributaria.
Ai fini delle imposte dirette si distingue tra trust trasparente, ossia trust con beneficiario di reddito individuato, il cui reddito è tassato in capo al beneficiario, e trust opaco, ossia trust senza beneficiario di reddito individuato, il cui reddito è tassato in capo al trust quale soggetto passivo IRES.
Nel caso di trust trasparente il reddito prodotto dal trust è imputato al beneficiario in ogni caso, cioè indipendentemente dalla effettiva percezione, secondo un criterio di imputazione per trasparenza e, conseguentemente, tali redditi sono assoggettati ad imposizione in capo al beneficiario individuato.
Nel caso di trust opaco, residente nel territorio dello Stato, l’imposizione dei redditi da questo prodotto avviene nei confronti del trust stesso. Dunque, il reddito prodotto dal trust opaco è assoggettato ad IRES in capo al trust, in quanto autonomo soggetto passivo di imposta, applicando le regole fiscali previste in base alla natura “commerciale” o “non commerciale” dell’attività svolta dal trust.
Nell’ipotesi di trust opaco con residenza fiscale in un paese con regime fiscale privilegiato, per evitare che si verifichi una detassazione dei redditi attribuiti a soggetti residenti in Italia, i redditi attribuiti a tali trust devono essere tassati in capo ai beneficiari residenti in Italia come redditi di capitale, con una presunzione sulla natura reddituale; a meno che, non sia possibile distinguere tra redditi e patrimonio.
Quando il trust opaco estero è stabilito in un paese a fiscalità privilegiata le “attribuzioni” al beneficiario residente sono assoggettate ad imposizione in Italia sulla base del criterio di cassa che regola, in genere, la tassazione dei redditi di capitale, a differenza delle “attribuzioni” di trust trasparenti per le quali vale il criterio di imputazione, a prescindere dal luogo in cui tale trust sia fiscalmente residente e se il reddito imputato sia prodotto in Italia o all’estero.
Nell’ipotesi in cui un trust è interposto formalmente nella titolarità di beni o attività (c.d. interposizione fittizia) il reddito di cui “appare titolare” il trust è assoggettato ad imposizione, per “imputazione”, direttamente in capo all’interponente residente in Italia secondo le categorie previste dall’articolo 6 del Tuir (sia esso il disponente o il beneficiario), considerando il trust quale soggetto interposto. In altre parole, nel caso di trust interposto le attribuzioni relative non generano redditi imponibili per il beneficiario, purché tali redditi siano già stati tassati direttamente in capo all’interponente.
Per quanto riguarda la disciplina ai fini delle imposte indirette, con la circolare in oggetto l’agenzia delle entrate è pervenuta ad alcune conclusioni che qui di seguito si riportano brevemente:
- l’atto istitutivo con cui il disponente esprime la volontà di costituire il trust, se redatto con atto pubblico o con scrittura privata autenticata, è assoggettato all’imposta di registro in misura fissa ai sensi dell’articolo 11 della Tariffa, parte prima, del decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131, anche quando nel medesimo atto venga disposta la dotazione patrimoniale al trust;
- anche agli atti con cui il disponente dota il trust di beni, vincolandoli agli scopi del trust, se redatti con atto pubblico o con scrittura privata autenticata, sarà applicata l’imposta di registro in misura fissa ai sensi dell’articolo 11 della Tariffa, parte prima, del d.P.R. n. 131 del 1986;
- gli atti con cui vengono attribuiti i beni vincolati in trust ai beneficiari realizzano il presupposto impositivo dell’imposta sulle successioni e donazioni e dunque solo a essi deve essere applicata tale imposta.
A questo punto occorre soffermarsi sull’ipotesi di trust già esistenti che hanno scontato l’imposta sulle successioni e donazioni all’atto di costituzione o di dotazione del trust medesimo. Tali versamenti effettuati sono considerati a titolo definitivo e, dunque, non sarà necessario effettuare ulteriori liquidazioni all’atto di successive attribuzioni a favore del beneficiario purché si verifichino due condizioni: che dette attribuzioni abbiano ad oggetto i medesimi beneficiari e, altresì, i medesimi beni e diritti sulla base dei quali è stata effettuata la liquidazione e il versamento delle relative imposte in sede di costituzione del trust o di dotazione dei beni o diritti allo stesso.
Inoltre, nel caso di trust di scopo di tipo liquidatorio o di garanzia (ossia quelli istituiti, ad esempio, al fine di garantire o estinguere un debito del disponente nei confronti dei propri creditori o dei creditori della società dallo stesso partecipata), l’imposta di donazione è applicabile solo se, assolta la loro funzione, comportino l’attribuzione di un patrimonio al soggetto beneficiario.
Infine, le formalità e le volture catastali eseguite in dipendenza degli atti con cui il disponente effettua la dotazione di beni immobili o diritti reali immobiliari al trust, al momento della costituzione del vincolo, sono soggette alle imposte ipotecaria e catastale in misura fissa.
Le imposte ipotecarie e catastali saranno altresì dovute in misura fissa nell’ipotesi di formalità e volture catastali eseguite per effetto dell’atto di sostituzione del trustee.
Sono, invece, soggette, alle imposte ipotecaria e catastale in misura proporzionale le formalità e le volture catastali eseguite in dipendenza di atti di attribuzione dei beni immobili o diritti reali immobiliari vincolati in trust ai beneficiari, realizzando l’effettivo trasferimento dei beni in questione.
Si ritiene opportuno fare un ultimo cenno in tema di tassazione di trust istituiti a favore di soggetti con disabilità gravi. La circolare in oggetto evidenzia che, come previsto dall’articolo 6, comma 6, della Legge 112/2016, le imposte di registro, ipotecaria e catastale si applicano in misura fissa ai trasferimenti di beni e diritti ai trust istituiti in favore di tali soggetti. Si ritiene che detta norma trovi applicazione anche con riferimento alle fattispecie di trasferimento a titolo oneroso di beni e diritti a favore del trust.
Inoltre, i trust istituiti a favore di soggetti con disabilità gravi sono esenti dall’imposta sulle successioni e donazioni se sussistono congiuntamente le condizioni previste dal comma 3 dell’articolo 6 della Legge 112/2016 tra cui: l’istituzione del trust con atto pubblico e l’individuazione nell’atto istitutivo, in modo chiaro ed univoco, dei soggetti coinvolti e dei rispettivi ruoli, dei bisogni specifici delle persone con disabilità grave nonché delle attività assistenziali necessarie a garantire la cura e la soddisfazione dei bisogni delle persone assistite. Detta esenzione si applica anche nel caso in cui l’apporto dei beni al trust venga disposti per mezzo di un atto mortis causa.
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The salient aspects of the circular AE 34/2022 on the Trust
The trust is the legal transaction that involves a fiduciary transfer of assets and rights from one person (settlor) to another (trustee) who administers them in favor of third parties (beneficiaries) or for a specific purpose, as established in the trust deed (deed of trust) and according to the purposes and wishes of the settlor (expressed in the letter of wishes).
The main effect of the trust is the so-called segregation of assets: the assets transferred to the trust constitute an asset that is permanently separated (unless revoked) from the other assets that make up the trustee’s assets, as well as from the assets of the settlor (who divests himself of them) and the beneficiary (who has access to them only at the end of the fiduciary relationship).
The restricted assets cannot be attacked by the creditors of the settlor or the trustee, nor by those of the beneficiary.
The trust, an institution of Anglo-Saxon origin, is not directly regulated by our legal system but is nevertheless admitted in our legal system by virtue of the ratification by Italy of the Hague Convention of 1 July 1985, which came into force on 1 January 1992.
The trust deed can be inter vivos or mortis causa and it is up to the settlor or the manager to choose the applicable law among those of the foreign legal systems that specifically legislate on the trust.
To clarify the tax discipline of trusts, for the purposes of direct and indirect taxation, the Revenue Agency expressed its opinion with circular no. 34 of 20 October 2022, the salient aspects of which will be analyzed below.
As regards the rules for income tax purposes, it is necessary to start from the assumption that the current wording of Article 73, paragraph 1, letters b), c) and d) of the Tuir establishes that trusts (resident or non-resident) are included among the taxable persons for corporate income tax (IRES). Therefore, the trust has been recognized as having an independent tax liability.
For the purposes of direct taxes, a distinction is made between transparent trusts, i.e. trusts with an identified income beneficiary, whose income is taxed in the hands of the beneficiary, and opaque trusts, i.e. trusts without an identified income beneficiary, whose income is taxed in the hands of the trust as an IRES taxable person.
In the case of transparent trusts, the income produced by the trust is attributed to the beneficiary in any case, i.e. regardless of the actual perception, according to a criterion of attribution for transparency and, consequently, such income is subject to taxation in the hands of the identified beneficiary.
In the case of an opaque trust, resident in the territory of the State, the taxation of the income produced by this trust occurs with respect to the trust itself. Therefore, the income produced by the opaque trust is subject to IRES by the trust, as an independent taxable person, applying the tax rules established based on the “commercial” or “non-commercial” nature of the activity carried out by the trust.
In the case of an opaque trust with tax residence in a country with a privileged tax regime, to avoid a tax exemption of the income attributed to subjects resident in Italy, the income attributed to such trusts must be taxed by the beneficiaries resident in Italy as capital income, with a presumption on the income nature; unless it is not possible to distinguish between income and assets.
When the foreign opaque trust is established in a country with privileged taxation, the “attributions” to the resident beneficiary are subject to taxation in Italy on the basis of the cash criterion that generally governs the taxation of capital income, unlike the “attributions” of transparent trusts for which the imputation criterion applies, regardless of the place in which such trust is fiscally resident and whether the imputed income is produced in Italy or abroad.
In the event that a trust is formally interposed in the ownership of assets or activities (so-called fictitious interposition), the income of which the trust “appears to be the owner” is subject to taxation, by “imputation”, directly in the hands of the interposer resident in Italy according to the categories provided for by Article 6 of the Tuir (be it the settlor or the beneficiary), considering the trust as the interposed subject. In other words, in the case of an interposed trust, the related attributions do not generate taxable income for the beneficiary, provided that such income has already been taxed directly in the hands of the interposer.
In the event that a trust is formally interposed in the ownership of assets or activities (so-called fictitious interposition), the income of which the trust “appears to be the owner” is subject to taxation, by “imputation”, directly in the hands of the interponent resident in Italy according to the categories provided for by Article 6 of the Tuir (be it the settlor or the beneficiary), considering the trust as the interposed subject. In other words, in the case of an interposed trust, the relative attributions do not generate taxable income for the beneficiary, provided that such income has already been taxed directly in the hands of the interponent.
With regard to the discipline for the purposes of indirect taxes, with the circular in question the Revenue Agency has reached some conclusions that are briefly reported below:
- the deed of establishment with which the settlor expresses the will to establish the trust, if drawn up with a public deed or with an authenticated private deed, is subject to the fixed rate registration tax pursuant to Article 11 of the Tariff, Part One, of the Presidential Decree of 26 April 1986, No. 131, even when the same deed provides for the patrimonial endowment of the trust;
- even the deeds with which the settlor endows the trust with assets, binding them to the purposes of the trust, if drawn up with a public deed or with an authenticated private deed, will be subject to the fixed rate registration tax pursuant to Article 11 of the Tariff, Part One, of Presidential Decree No. 131 of 1986;
- the deeds by which the assets tied to the trust are attributed to the beneficiaries create the taxable basis for the inheritance and gift tax and therefore this tax must be applied only to them.
At this point it is necessary to dwell on the hypothesis of already existing trusts that have paid the inheritance and gift tax at the time of constitution or endowment of the trust itself. Such payments made are considered definitive and, therefore, it will not be necessary to make further payments at the time of subsequent attributions in favor of the beneficiary provided that two conditions are met: that said attributions have as their object the same beneficiaries and, also, the same assets and rights on the basis of which the liquidation and payment of the related taxes were carried out at the time of constitution of the trust or endowment of the assets or rights to it.
Furthermore, in the case of trusts for liquidation or guarantee purposes (i.e. those established, for example, in order to guarantee or extinguish a debt of the settlor towards his creditors or the creditors of the company in which he has a stake), the gift tax is applicable only if, once their function has been fulfilled, they involve the attribution of assets to the beneficiary.
Finally, the formalities and land registry transfers carried out in relation to the deeds with which the settlor provides the trust with real estate or real estate rights at the time of the establishment of the bond are subject to mortgage and land registry taxes at a fixed rate.
Mortgage and land registry taxes will also be due at a fixed rate in the event of formalities and land registry transfers carried out as a result of the act of replacement of the trustee.
However, the formalities and land registry transfers carried out in relation to deeds of attribution of real estate or real estate rights bound in trust to the beneficiaries, realizing the actual transfer of the assets in question, are subject to the mortgage and land registry taxes in proportion to the amount.
It is considered appropriate to make a final mention on the subject of taxation of trusts established in favor of subjects with serious disabilities. The circular in question highlights that, as provided for by Article 6, paragraph 6, of Law 112/2016, the registration, mortgage and land registry taxes are applied in a fixed amount to the transfers of assets and rights to trusts established in favor of such subjects. It is believed that this rule also applies with reference to the cases of onerous transfer of assets and rights in favor of the trust.
Furthermore, trusts established for the benefit of persons with serious disabilities are exempt from inheritance and gift tax if the conditions set out in paragraph 3 of Article 6 of Law 112/2016 are met, including: the establishment of the trust by public deed and the identification in the trust deed, in a clear and unambiguous manner, of the persons involved and their respective roles, the specific needs of persons with serious disabilities as well as the assistance activities necessary to guarantee the care and satisfaction of the needs of the persons assisted. This exemption also applies in the case in which the contribution of assets to the trust is arranged by means of an act mortis causa.
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