Normativa emergenziale e società di capitali

Sospensione della disciplina sulla riduzione obbligatoria del capitale a copertura di perdite e le altre norme emergenziali per preservare la continuità aziendale ed agevolare lo svolgimento delle assemblee.


In virtù dell’ art. 6 d.L. 23/2020  (decreto Liquidità), convertito in Legge 5 giugno 2020 n. 40, nel periodo emergenziale da Covid-19 è stata prevista la sospensione della disciplina in tema di riduzione obbligatoria del capitale a copertura di perdite. Ai sensi dell’art. 7 del medesimo decreto si è tutelata la continuità aziendale e con l’art. 106 d.L. 18/2020 (decreto Cura Italia) si è agevolato lo svolgimento delle assemblee societarie. Esaminiamo in sintesi la normativa emergenziale prevista a favore delle società di capitali.

 

  • La ratio della normativa emergenziale.

La ratio della menzionata normativa emergenziale prevista è chiaramente quella di agevolare e supportare le Società di capitali, incluse le PMI e, di conseguenza, le startup, e i propri soci, nel mantenere il proprio assetto organizzativo, sia interno che esterno, evitando onerose, quanto rischiose, operazioni di ricapitalizzazione, riorganizzazione o anche soltanto di riduzione nominale del capitale, in considerazione dell’attuale periodo di crisi economica e finanziaria dovuta all’emergenza Covid-19. Lo scopo dunque è quello di contenere il rischio di liquidazione delle imprese e il rischio che l’organo amministrativo sia esposto a responsabilità per la gestione non conservativa, nonché quella di agevolare e promuovere l’attività e la gestione societaria nel rispetto delle limitazioni alla circolazione ed alla mobilità imposte a seguito della pandemia Covid-19. Vediamo in sintesi le novità più interessanti.

  • L’art. 6 d.L. 23/2020 e la sua applicazione in favore delle Società di capitali.

Il menzionato art. 6 del decreto Liquidità, prevede che, dal 9 aprile 2020 al 31 dicembre 2020, qualora il capitale della società risulti inferiore di oltre 1/3 in conseguenza di perdite non si applicano gli artt. 2446, co. 2 e 3, 2447, 2482 bis, co. 4, 5 e 6, e 2482 ter del Codice Civile, né opera la causa di scioglimento della Società di cui agli artt. 2484 co. 1 n. 4), e 2545 duodecies del Codice Civile, a prescindere dalla data di riferimento del bilancio di esercizio o dello stato patrimoniale infra-annuale da cui risultino le perdite.

Pur restando fermo l’obbligo di convocare senza indugio l’assemblea per gli opportuni provvedimenti, sono pertanto da ritenersi legittime le deliberazioni di aumenti di capitale a pagamento non precedute dalla riduzione del capitale sociale a copertura delle perdite, anche qualora ad esito dell’aumento di capitale il patrimonio netto della società continui ad essere inferiore ai due terzi del capitale sociale o inferiore al minimo legale.

Sono da ritenersi pertanto legittime (e possono essere iscritte nel registro delle imprese) le deliberazioni di aumenti di capitale a pagamento, intervenute nel periodo dal 9 aprile 2020 al 31 dicembre 2020, seppure non precedute dalla riduzione del capitale sociale a copertura delle perdite, anche qualora, ad esito dell’aumento di capitale il patrimonio netto della società continui ad essere inferiore ai due terzi del capitale sociale o inferiore al minimo legale (cfr. artt. 2446, 2482-bis, 2447 e 2482-ter c.c.). Lo stesso valga per le altre operazioni sul capitale o con effetti sul capitale sociale che richiederebbero il rispetto delle predette disposizioni.

  • Ed altre norme emergenziali di favore per le società, in particolare, l’art. 7 del decreto Liquidità e l’art. 106 del decreto Cura Italia.

La normativa emergenziale prevista in favore delle società di capitali ha, inoltre, introdotto nuove interessanti possibilità che tutelano la continuità aziendale ed agevolano, al contempo, il regolare svolgimento delle assemblee societarie, prevedendo modalità più agili e snelle che consentono il rispetto delle limitazioni alla circolazione ed alla mobilità conseguenti alla pandemia da Coronavirus. Vediamone alcune:

  • l’art. 7 d.L. n. 23/2020 (decreto Liquidità), per i bilanci chiusi entro il 23 febbraio 2020 (i.e. per i soggetti con esercizio sociale coincidente con l’anno solare i bilanci chiusi al 31 dicembre 2019) ed in corso al 31 dicembre 2020, introduce la possibilità di valutare le voci di bilancio nella prospettiva della continuazione dell’attività qualora la stessa risultasse sussistente nell’ultimo bilancio di esercizio chiuso in data anteriore al 23 febbraio 2020.
  • L’art. 106 del d.L. 18/2020 (decreto Cura Italia), al fine di agevolare la gestione societaria e lo svolgimento delle assemblee, prevede inoltre:

(i) l’automatica estensione a 180 giorni del termine di approvazione del bilancio senza necessità che l’organo amministrativo deliberi in tal senso;

(ii) la possibilità di esprimere il voto in assemblea in via elettronica o per corrispondenza;

(iii) l’intervento in assemblea esclusivamente mediante mezzi di telecomunicazione senza la necessità che il presidente, il segretario o il notaio si trovino nel medesimo luogo;

(iv) la possibilità (esclusivamente per le S.r.l.) che l’espressione del voto in assemblea avvenga mediante consultazione scritta o consenso espresso per iscritto, anche ove lo statuto o le disposizioni del codice civile prevedano diversamente.

Di recente, con il Decreto Milleproroghe (art. 3, comma 6, del DL 183/2020), è stata prorogata l’efficacia del menzionato art. 106 fino alla data di cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 e comunque non oltre il 31 marzo 2021.

 

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Suspension of the provisions on the mandatory reduction of capital to cover losses and other emergency provisions to preserve business continuity and facilitate the holding of meetings.

 

By virtue of art. 6 of Legislative Decree 23/2020 (Liquidity Decree), converted into Law 5 June 2020 no. 40, during the Covid-19 emergency period, the suspension of the rules on mandatory reduction of capital to cover losses was provided for. Pursuant to art. 7 of the same decree, business continuity was protected and art. 106 of Legislative Decree 18/2020 (Cura Italia Decree) facilitated the holding of company meetings. Let’s briefly examine the emergency legislation provided for capital companies.

 

  • The rationale of the emergency legislation.

The rationale of the aforementioned emergency legislation is clearly to facilitate and support joint-stock companies, including SMEs and, consequently, startups, and their members, in maintaining their organizational structure, both internal and external, avoiding costly, as well as risky, recapitalization, reorganization or even just nominal reduction of capital, in consideration of the current period of economic and financial crisis due to the Covid-19 emergency. The aim is therefore to contain the risk of liquidation of companies and the risk that the administrative body is exposed to liability for non-conservative management, as well as to facilitate and promote corporate activity and management in compliance with the restrictions on circulation and mobility imposed following the Covid-19 pandemic. Let’s see in summary the most interesting innovations.

  • Art. 6 Legislative Decree 23/2020 and its application in favor of joint-stock companies.

The aforementioned art. 6 of the Liquidity Decree, provides that, from 9 April 2020 to 31 December 2020, if the company’s capital is lower by more than 1/3 as a result of losses, articles 2446, paragraphs 2 and 3, 2447, 2482 bis, paragraphs 4, 5 and 6, and 2482 ter of the Civil Code do not apply, nor does the cause for dissolution of the Company referred to in articles 2484, paragraph 1, no. 4), and 2545 duodecies of the Civil Code apply, regardless of the reference date of the financial statements or the interim balance sheet from which the losses result.

While the obligation to convene the meeting without delay for the appropriate measures remains in place, resolutions for paid capital increases that are not preceded by a reduction in the share capital to cover losses are therefore to be considered legitimate, even if, following the capital increase, the company’s net equity continues to be less than two-thirds of the share capital or less than the legal minimum.

Resolutions for paid capital increases that occurred in the period from 9 April 2020 to 31 December 2020 are therefore to be considered legitimate (and can be registered in the company register), even if they are not preceded by a reduction in the share capital to cover losses, even if, following the capital increase, the company’s net equity continues to be less than two-thirds of the share capital or less than the legal minimum (see articles 2446, 2482-bis, 2447 and 2482-ter of the Italian Civil Code). The same applies to other operations on capital or with effects on share capital that would require compliance with the aforementioned provisions.

  • And other emergency provisions in favor of companies, in particular, art. 7 of the Liquidity decree and art. 106 of the Cura Italia decree.

The emergency legislation envisaged in favor of capital companies has also introduced interesting new possibilities that protect business continuity and facilitate, at the same time, the regular conduct of company meetings, providing for more agile and streamlined methods that allow compliance with the limitations on circulation and mobility resulting from the Coronavirus pandemic. Let’s look at some of them:

  • art. 7 of Legislative Decree no. 23/2020 (Liquidity Decree), for financial statements closed by 23 February 2020 (i.e. for entities with a financial year coinciding with the calendar year, financial statements closed on 31 December 2019) and ongoing on 31 December 2020, introduces the possibility of evaluating the financial statement items in the perspective of the continuation of the activity if the same was found to exist in the last financial statement closed on a date prior to 23 February 2020.
  • Article 106 of Legislative Decree 18/2020 (Cura Italia Decree), in order to facilitate corporate management and the holding of meetings, also provides for:

(i) the automatic extension to 180 days of the deadline for approving the financial statement without the need for the administrative body to resolve to this effect;

(ii) the possibility of casting the vote at the meeting electronically or by correspondence;

(iii) participation in the meeting exclusively by means of telecommunication without the need for the president, the secretary or the notary to be in the same place;

(iv) the possibility (exclusively for LLCs) that the vote in the meeting takes place through written consultation or written consent, even where the bylaws or the provisions of the civil code provide otherwise.

Recently, with the Milleproroghe Decree (art. 3, paragraph 6, of Legislative Decree 183/2020), the effectiveness of the aforementioned art. 106 was extended “until the date of cessation of the state of epidemiological emergency from COVID-19 and in any case no later than March 31, 2021”.

 

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Noemi Lepore


Avvocato Consulente Notarile, autore di articoli ed immagini su blog su novità di diritto civile, immobiliare, societario. Responsabile ottimizzazione SEO.